mercoledì 6 giugno 2012


ECO-DESIGN, per noi una sfida!

Voglio iniziare a raccontare il nostro mondo partendo dall'ultima esposizione che ci ha coinvolte. Quest'anno durante la Milano design week 2012 c'eravamo anche noi.
Siamo state invitate a prender parte alla mostra PIETRA_CARTA_FORBICE L'hotel è riciclabile?
Il tema era la progettazione di oggetti per il settore alberghiero e turistico realizzati con materiali riciclati o riciclabili. Non c'eravamo mai confrontate col mondo dell'eco-design, non perchè non credessimo nella sua importanza e nel suo scopo socialmente utile, ma semplicemente perchè riteniamo che un tema cosi importante non vada trattato con leggerezza come molto spesso accade.
Non basta dire non inquina e mettere un simbolino per essere in pace con madre natura.
Dal nostro punto di vista spesso sono i piccoli interventi, i piccoli sistemi, che se ben pensati, diffondono meglio la cultura del rispetto e non il grande oggetto che fa tanta scena ma che poi nessuno utilizzerà mai, creando solo altro accumulo di materiale da smaltire.
L'eco sostenibilità è un valore che forse rappresenta di più il passato che non la modernità.
Un tempo si usavano le brocche o le bottiglie in vetro, il cibo se avanzato veniva trasformato in altre pietanze e nulla veniva sprecato, si gettava nell'orto l'umido per farlo diventare concime naturale e se un oggetto si rompeva si trovava il modo per ripararlo, non era automatico gettarlo. Ad un tratto sembra che ci siamo dimenticati di tutto questo, per renderci conto solo alla soglia del 2000 che il mondo stava cambiando in peggio e dovevamo salvarlo con macchine elettriche e pannelli solari ovunque. Anni fa gli agricoltori coltivavano mais ora pannelli solari...è assurdo!
C'è da dire che questo spirito green ha iniziato a fare tendenza e la parola eco è ovunque.
Noi non ce la siamo sentita di cavalcare l'onda ed è proprio per questo modo di pensare che ci siamo sempre fermate di fronte al prodotto eco. Ma abbiamo accettato la sfida che ci hanno lanciato i curatori della mostra e abbiamo deciso di approcciare il tema a nostro modo, con la nostalgia per un passato romantico in cui la donna di casa, artista incompresa, e forse migliore ecologista di tutti i tempi, autoproduttrice di biancheria per la casa, realizzava stupendi corredi.
La nostra proposta eco vuole essere un omaggio alle donne che ancora oggi conservano l'arte della sartoria e l'abilità del lavoro di qualità fatto a mano.
Abbiamo giocato di fantasia immaginando un corredo moderno stravolgendo con piccoli interventi divertenti i capi saldi della cultura tessile tradizionale. Ci siamo chieste cosa sarebbe successo se un centrino non fosse stato più solo un puro esercizio estetico ben fatto. Partendo da questi presupposti è nata la nostra Plarn collection, realizzata in collaborazione con Texinvest, azienda tessile specializzata in fibre naturali.
Una serie di prodotti per la casa, in cui la componente tessile in fibra di lino o bamboo è totalmente biodegradabile è unita ad inserti in plarn lavorato a crochet, secondo le più tradizionali tecniche.
Cosa è il plarn? Plarn è l'abbreviazione di Plastic yarn cioè filato di plastica.
La particolarità sta proprio nel filato che è stato ricavato dai sacchi della nettezza urbana attualmente non più utilizzati perchè non biodegradabili.
Tutto il processo di creazione del filato è stato realizzato a mano da noi e una volta pronti i nostri gomitoli ci siamo affidate a delle efficenti donne capaci di riportare la loro arte in chiave moderna.
Non è stato facile per loro lavorare questo materiale ma il risultato è stato ottimo. Nella nostra idea di oggetto eco non ci siamo solo fermate alla lavorazione di materiale di scarto ma volevamo che l'oggetto che avesse una sua poetica e nella nostra ricerca siamo arrivate al concetto di duplice vita dell'oggetto, che per noi è rappresentata dall'utilizzo di due materie che hanno diversa durata di vita. Un pratico esempio di questo processo è la tovaglia dotata di sottopiatti e sottobicchieri in plarn, che una volta persa la componente di stoffa conserverà pregevoli centrini che potrebbero dare vita ad un centrotavola o al rivestimento per un cuscino. In egual modo la borsa/telo mare, una volta scorporata dalla componente tessile, potrebbe diventare un simpatico e pratico tappetino scendi doccia e così via ... per tutti i prodotti.
Nella loro prima vita questi oggetti sono destinati ad una funzione ben precisa, mentre nella loro seconda vita sarà chi li ha acquistati a decidere che cosa farne e come rein­ventarli. 
Questo “esercizio creativo” ha lo scopo implicito di responsabilizzare e sensibiliz­zare il compratore verso l’acquisto di prodotti ecologici. Tutti i prodotti sono lavabili e non necessitano di stiratura, il che non guasta nella vita di tutti i giorni.
In generale siamo molto felici dei prodotti realizzati, e anche della mostra a cui abbiamo partecipato proprio fianco a fianco con alcuni dei grandi nomi del design come Stark, Ingo Maurer, Ulian, Deplano, Gum design, Thun ecc... Spero di avervi incuriosito col nostro modo di pensare e mi auguro vi piaccia la nostra plarn collection.
Segnalo inoltre altri grandi che hanno tratto ispirazione dalle lavorazioni a crochet.
Attendo i vostri commenti e a presto con un'altra delle nostre idee ...




              Ecco le fotografie della nostra Plarn Collection  !!!



















              Mostra PIETRA_CARTA_FORBICE L'hotel è riciclabile?
                             Milano Via Garibaldi 16 Fuori Salone 2012  




           Qui sotto due testimonianze di design e crochet, Patricia Urquiola e Marcel Wanders

 



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