ECO-DESIGN, per noi una sfida!
Voglio iniziare a raccontare il nostro
mondo partendo dall'ultima esposizione che ci ha coinvolte. Quest'anno durante la Milano design
week 2012 c'eravamo anche noi.
Siamo state invitate a prender parte
alla mostra PIETRA_CARTA_FORBICE L'hotel è riciclabile?
Il tema era la progettazione di oggetti
per il settore alberghiero e turistico realizzati con materiali
riciclati o riciclabili. Non c'eravamo mai confrontate col mondo
dell'eco-design, non perchè non credessimo nella sua importanza e
nel suo scopo socialmente utile, ma semplicemente perchè riteniamo
che un tema cosi importante non vada trattato con leggerezza come
molto spesso accade.
Non basta dire non inquina e mettere
un simbolino per essere in pace con madre natura.
Dal nostro punto di vista spesso sono i
piccoli interventi, i piccoli sistemi, che se ben pensati, diffondono
meglio la cultura del rispetto e non il grande oggetto che fa tanta
scena ma che poi nessuno utilizzerà mai, creando solo altro accumulo
di materiale da smaltire.
L'eco sostenibilità è un valore che
forse rappresenta di più il passato che non la modernità.
Un tempo si usavano le brocche o le
bottiglie in vetro, il cibo se avanzato veniva trasformato in altre
pietanze e nulla veniva sprecato, si gettava nell'orto l'umido per
farlo diventare concime naturale e se un oggetto si rompeva si
trovava il modo per ripararlo, non era automatico gettarlo. Ad un tratto sembra che ci siamo
dimenticati di tutto questo, per renderci conto solo alla soglia del
2000 che il mondo stava cambiando in peggio e dovevamo salvarlo con
macchine elettriche e pannelli solari ovunque. Anni fa gli
agricoltori coltivavano mais ora pannelli solari...è assurdo!
C'è da dire che questo spirito green
ha iniziato a fare tendenza e la parola eco è ovunque.
Noi non ce la siamo sentita di
cavalcare l'onda ed è proprio per questo modo di pensare che ci
siamo sempre fermate di fronte al prodotto eco. Ma abbiamo accettato
la sfida che ci hanno lanciato i curatori della mostra e abbiamo
deciso di approcciare il tema a nostro modo, con la nostalgia per un
passato romantico in cui la donna di casa, artista incompresa, e forse
migliore ecologista di tutti i tempi, autoproduttrice di biancheria
per la casa, realizzava stupendi corredi.
La nostra proposta eco vuole essere un
omaggio alle donne che ancora oggi conservano l'arte della sartoria e
l'abilità del lavoro di qualità fatto a mano.
Abbiamo giocato di fantasia immaginando
un corredo moderno stravolgendo con piccoli interventi divertenti i
capi saldi della cultura tessile tradizionale. Ci siamo chieste cosa sarebbe successo
se un centrino non fosse stato più solo un puro esercizio estetico
ben fatto. Partendo da questi presupposti è nata la nostra Plarn
collection, realizzata in collaborazione con Texinvest, azienda
tessile specializzata in fibre naturali.
Una serie di prodotti per la casa, in
cui la componente tessile in fibra di lino o bamboo è totalmente
biodegradabile è unita ad inserti in plarn lavorato a crochet,
secondo le più tradizionali tecniche.
Cosa è il plarn? Plarn è
l'abbreviazione di Plastic yarn cioè filato di plastica.
La particolarità sta proprio nel
filato che è stato ricavato dai sacchi della nettezza urbana
attualmente non più utilizzati perchè non biodegradabili.
Tutto il processo di creazione del
filato è stato realizzato a mano da noi e una volta pronti i nostri
gomitoli ci siamo affidate a delle efficenti donne capaci di
riportare la loro arte in chiave moderna.
Non è stato facile per loro lavorare
questo materiale ma il risultato è stato ottimo. Nella nostra idea di oggetto eco non ci
siamo solo fermate alla lavorazione di materiale di scarto ma
volevamo che l'oggetto che avesse una sua poetica e nella nostra
ricerca siamo arrivate al concetto di duplice vita dell'oggetto, che
per noi è rappresentata dall'utilizzo di due materie che hanno
diversa durata di vita. Un pratico esempio di questo processo è la
tovaglia dotata di sottopiatti e sottobicchieri in plarn, che una
volta persa la componente di stoffa conserverà pregevoli centrini
che potrebbero dare vita ad un centrotavola o al rivestimento per un
cuscino. In egual modo la borsa/telo mare, una volta scorporata dalla
componente tessile, potrebbe diventare un simpatico e pratico
tappetino scendi doccia e così via ... per tutti i prodotti.
Nella loro prima vita questi oggetti sono destinati ad una funzione ben precisa, mentre nella loro seconda vita sarà chi li ha acquistati a decidere che cosa farne e come reinventarli.
Nella loro prima vita questi oggetti sono destinati ad una funzione ben precisa, mentre nella loro seconda vita sarà chi li ha acquistati a decidere che cosa farne e come reinventarli.
Questo “esercizio
creativo” ha lo scopo implicito di responsabilizzare e
sensibilizzare il compratore verso l’acquisto di prodotti
ecologici. Tutti i prodotti sono lavabili e non
necessitano di stiratura, il che non guasta nella vita di tutti i giorni.
In generale siamo molto felici dei
prodotti realizzati, e anche della mostra a cui abbiamo partecipato
proprio fianco a fianco con alcuni dei grandi nomi del design come
Stark, Ingo Maurer, Ulian, Deplano, Gum design, Thun ecc... Spero di avervi incuriosito col nostro
modo di pensare e mi auguro vi piaccia la nostra plarn collection.
Segnalo inoltre altri grandi che hanno
tratto ispirazione dalle lavorazioni a crochet.
Attendo i vostri commenti e a presto
con un'altra delle nostre idee ...
Ecco le fotografie della nostra Plarn Collection !!!
Mostra PIETRA_CARTA_FORBICE L'hotel è riciclabile?
Milano Via Garibaldi 16 Fuori Salone 2012
Qui sotto due testimonianze di design e crochet, Patricia Urquiola e Marcel Wanders
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